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Codice della Crisi: i sistemi informativi fanno la differenza

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza prevede l’obbligo per l’imprenditore di “istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa”. In modo da poter individuare eventuali segnali di squilibrio per tempo e garantire così la continuità aziendale.
Monitorare gli assetti organizzativi e renderli adeguati alle peculiarità dell’azienda e del mercato in cui essa opera si sostanzia nell’istituzione di un sistema di controllo interno. Operazione cruciale che coinvolge non solo indici di bilancio ed altri aspetti contabili, ma anche aspetti gestionali e legati alla sostenibilità ad ampio raggio (es. le valutazioni del merito creditizio Linee Guida EBA)

Cosa deve fare l’imprenditore per evitare la Crisi di Impresa?

L’art. 3 comma 3 del Codice della Crisi identifica le attività che l’imprenditore deve poter svolgere grazie agli adeguati assetti, ovvero:

  • rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario;
  • verificare la non sostenibilità dei debiti e l’assenza di prospettive di continuità aziendale per i dodici mesi successivi e i segnali di allarme definiti;
  • rilevare il superamento degli indici di cui al comma 4 del Codice, consistenti nell’esistenza di debiti verso determinate categorie di creditori superiori alle soglie di scadenza e di importo previste dal medesimo comma;
  • ricavare le informazioni necessarie a seguire la lista di controllo particolareggiata ed effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento, di cui al comma 2 dell’articolo 13 del CCII. (qui ne avevamo già parlato)

Come possono agire i sistemi informativi sulla prevenzione dello stato di crisi?

L’adeguatezza degli assetti citata nella normativa si estende a tutti i processi e strumenti in uso all’azienda, con particolari e puntuali riferimenti agli strumenti informatici.
Nello specifico?

  • Per il SISTEMA ORGANIZZATIVO: nella presenza di un sistema di gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali. 
  • Per il SISTEMA AMMINISTRATIVO: nella presenza di strumenti di reporting e la redazione di documenti essenziali quali il budget di tesoreria, gli strumenti previsionali, le situazioni finanziarie giornaliere ecc.
  • Per il SISTEMA CONTABILE: nella presenza di procedure formalizzate per la gestione e il monitoraggio dei crediti, la redazione di un rendiconto finanziario, la presenza quindi di un’informativa completa da poter consegnare ai sindaci. 

Inoltre, i sistemi informativi devono poter rilevare il superamento delle soglie di rischio indicate dal codice, ovvero:

  • debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;
  • debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
  • esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma, purché rappresentino almeno il 5% del totale delle esposizioni;
  • l’esistenza di esposizioni debitorie nei confronti dei creditori pubblici (INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate e AdER).

Lista di controllo particolareggiata

Il Decreto ministeriale del 28 settembre 2021 riporta una check list (lista particolareggiata) per la redazione di un piano di risanamento da parte di imprenditore e professionisti del settore. Il contenuto dovrebbe consentire all’imprenditore, che intenda accedere alla composizione negoziata, di redigere un piano di risanamento affidabile. Vanno quindi intesi come migliori pratiche.
Al professionista spetterà poi l’analisi della coerenza del piano, secondo confronto con la check list.

Si richiede quindi ad imprenditore ed esperti di analizzare se l’impresa:

  • disponga delle risorse (umane) chiave per la conduzione dell’attività;
  • disponga delle competenze tecniche;
  • abbia predisposto un monitoraggio continuativo dell’andamento aziendale;
  • sia in grado di stimare l’andamento gestionale, ricorrendo ad indicatori chiave gestionali (KPI) che consentano rapide valutazioni;
  • disponga di un piano di tesoreria a sei mesi o “un prospetto delle stime delle entrate e delle uscite finanziarie almeno a 13 settimane, il cui scostamento con l’andamento corrente dovrà essere valutato a consuntivo”.

Anche le relazioni della situazione debitoria, dell’anzianità dei crediti commerciali, delle rimanenze di magazzino ed i documenti pubblici dovranno risultare adeguati.

In conclusione

Le riforme apportate dal legislatore vanno intese come favorevole tensione alla prevenzione della crisi ed al controllo prospettico, in luogo della mera risoluzione della crisi. Il codice indica gli adempimenti minimi per garantire l’adeguatezza degli assetti societari ed altresì i segnali quantitativi e qualitativi per anticipare l’insorgenza della situazione di crisi.

È chiaro pertanto che i valori di bilancio assumano un ruolo preminente nelle disposizioni del legislatore. Tuttavia, spetterà sempre all’imprenditore il monitoraggio di tutti gli asset essenziali del modello di business. In che modo? Attraverso gli strumenti più idonei ad individuare ed apportare le modifiche, molto prima di incappare in pericolosi squilibri economici, finanziari o patrimoniali!

I sistemi informativi sono di grande aiuto nella rilevazione del superamento delle soglie di rischio. Possono dunque a buon titolo rientrare nell’adozione di adeguati assetti e nell’implementazione di idonei strumenti necessarie per la tempestiva risoluzione dello stato di crisi, il potenziamento delle attività produttive e l’analisi della redditività. Come sappiamo infatti, le cause della crisi risalgono spesso alla mancanza di informazioni vitali per la pianificazione delle strategie e della crescita aziendale. Alcune carenze del modello di business, se rilevate e corrette in tempo, potrebbero ancora garantire la capacità produttiva. Non solo, in certi casi le informazioni, estrapolate ed analizzate tempestivamente, potrebbero addirittura accrescere le potenzialità dell’impresa!

Individuare ed analizzare i dati corretti, grazie a strumenti software moderni ed adeguati, diventa quindi un’operazione vitale. A vantaggio del singolo business e di tutto il panorama economico ed aziendale che interagisce con quella produzione.